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Link&Share-Francesca Moriani ospita Silvia Candiani

Parola d’ordine: condividere. Il confronto è arricchimento!

Con questo obbiettivo, Francesca Moriani, CEO Var Group, ospita in Link & Share personalità con cui discutere e confrontarsi su tematiche legate al mondo della tecnologia, delle imprese e del lavoro.

Per parlare di tecnologia a supporto delle imprese e degli utenti, l’ospite dell’appuntamento del 22 giugno è stata Silvia Candiani, Italy Country General Manager Microsoft. Durante la “chiacchierata” sono emersi diversi interessanti spunti per analizzare il momento attuale del Paese, delle imprese italiane e degli utenti.

Il primo punto trattato è quello dell’impegno dei partner tecnologici e del ruolo che hanno svolto in questi anni, per supportare le imprese e per aiutare la trasformazione digitale del Paese.

In particolare, Microsoft ha operato per diffondere cultura tecnologica e potenziare le sue infrastrutture in Italia; esempio di questo impegno è Ambizione Italia #DigitalRestart, il piano quinquennale di investimenti per l’Italia del valore di 1,5 miliardi di dollari. Un impegno concreto a supporto dell’innovazione e della crescita del Paese, che passa attraverso iniziative di formazione digitale, programmi per le imprese per incoraggiarne la trasformazione digitale, laboratori di Intelligenza Artificiale ed un impegno per la sostenibilità ambientale con la creazione di un ecosistema di open innovation sui temi green.

Oltre a questo piano di investimenti, non va dimenticato l’annuncio di Microsoft per la creazione della prima Regione Data Center di Microsoft in Italia, a Milano, che permetterà alle aziende di ogni dimensione e settore di accedere a servizi cloud locali di livello enterprise con le massime garanzie di sicurezza.

In seconda battuta, il punto della discussione si è spostato sul risveglio tecnologico delle imprese italiane, accelerato dal emergenza sanitaria.

Dalla conversazione è emerso chiaramente come i focus su cui le aziende italiane hanno dovuto concentrarsi in questi mesi, sono quello legato all’abilitazione dello smart working e quello legato alla cyber security. Molte aziende non erano pronte né culturalmente, né tecnologicamente a sostenere il lavoro delle proprie risorse in luoghi diversi dall’ufficio e quindi si è reso necessario predisporre tecnologie, infrastrutture e processi che permettessero il lavoro da remoto, che aiutassero la collaborazione anche fuori dall’abituale spazio di lavoro fisico e garantissero la sicurezza dei dati trattati anche fuori dagli uffici.

Altro spunto di discussione nato durante la conversazione, è quello legato alla centralità delle persone all’interno delle aziende e al benessere dei lavoratori. Le aziende, come sappiamo, sono fatte da persone, e se le persone sono nella condizione di lavorare al meglio, anche l’azienda ne trae beneficio.

Per analizzare il benessere dei lavoratori, Microsoft ha realizzato il Work Trend Index, uno studio internazionale da cui è emersa la necessità di ripensare alcune pratiche ormai consolidate per prepararsi al nuovo mondo del lavoro.

Per conoscere tutti gli argomenti trattati, per rivedere il momento di confronto o se sei riuscito ad assistere alla diretta, ecco il video integrale del Link & Share di lunedì 22 giugno.

 

 

Le aziende che hanno già intrapreso percorsi di digital trasformation rispondo meglio alle esigenze di periodi critici, come quello che stiamo vivendo.

Il percorso della Digital Transformation

Molte aziende erano pronte ad intraprendere un percorso di Digital Transformation, altre avevano già avviato questo viaggio, ma una buona parte del tessuto produttivo italiano non si era ancora attivato in tal senso e per questo motivo diverse realtà si sono trovate del tutto o in parte impreparate per la gestione un periodo critico come quello che abbiamo affrontato e stiamo affrontando in questi mesi.
Queste aziende si trovano, oggi, a dover accelerare per poter garantire la continuità aziendale.

A riprova della accelerazione, ci sono le parole di  Satya Nadella, Ceo di Microsoft, che nei giorni scorsi ha affermato

Abbiamo visto due anni di trasformazione digitale in due mesi. Dal teamwork e dall’apprendimento a distanza, alle vendite e al servizio clienti, alla critical cloud infrastructure e alla sicurezza, lavoriamo ogni giorno al fianco dei clienti per aiutarli ad adattarsi e rimanere aperti.

Lo Smart Working e gli eventi virtuali

Diverse realtà, fino a pochi mesi fa, non agevolavano lo smart working e in alcuni casi addirittura lo vietavano. Per molte attività, nei mesi scorsi, invece, lo smart working è stata l’unica modalità che ha permesso di continuare a lavorare.

Per giorni abbiamo visto immagini di riunioni online; le tecnologie digitali hanno consentito di proseguire le attività lavorative tra colleghi, tra clienti e fornitori, permettendo di continuare a lavorare quasi come se si fosse ancora in ufficio.

Con l’impossibilità di riunirsi, con gli spostamenti bloccati o ridotti al minimo, molte aziende hanno dovuto reindirizzare il loro budget sugli eventi virtuali. Anche in questo caso, le tecnologie digitali hanno permesso di organizzare webinar, live event e altre forme di eventi virtuali.

Il format digitale non è certo in grado di replicare tutte le peculiarità degli eventi in person, ma, a maggior ragione in un periodo come questo, ha degli indubbi punti di forza: audience più ampia, costi di organizzazione ridotti se non azzerati, fruibilità dei contenuti live o on demand.

Terminato questo periodo particolare e complesso, potremo capire se per le attività lavorative quotidiane e l’organizzazione degli eventi avremo una nuova normalità basata sulle tecnologie digitali, o se si tornerà alle vecchie abitudini.

Il cloud e la Digital Transformation

Il cloud è sicuramente una delle tecnologie abilitanti per la Digital Transformation. Senza il cloud durante l’emergenza sanitaria che stiamo ancora affrontando, le aziende non avrebbero potuto mettere a disposizione dei dipendenti molti strumenti fondamentali per il lavoro quotidiano. Senza il cloud, anche brevi distanze fisiche rappresenterebbero una sfida per la collaborazione tra colleghi.

La trasformazione digitale, oggi, è l’attuale parola d’ordine del business. Ma non tutti i percorsi di trasformazione digitale hanno successo. Nel 2018, secondo una ricerca di Harvard Business Review, il 70% dei fondi destinati a progetti di Digital Transformation sono andati sprecati quando le iniziative messe in opera non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Sebbene la maggior parte delle aziende comprenda l’importanza della trasformazione digitale, molte di esse sono sopraffatte dall’idea di dover rinnovare il loro intero modus operandi senza sapere come realizzare una trasformazione. Ma si rendono anche conto che se non facessero nulla, correrebbero il rischio di sparire o di vedere ridimensionate le loro quote di mercato.

L’obiettivo della Digital Transformation

L’obiettivo di una trasformazione digitale è quello di utilizzare la tecnologia per risolvere i problemi tradizionali, il che significa integrare la tecnologia in ogni area del business. Se fatta bene, la trasformazione digitale permette alle aziende di fornire ai clienti un valore senza precedenti.

La trasformazione digitale è un percorso che non ha mai veramente un termine; ma non bisogna spaventarsi, perché una vera trasformazione digitale consente a un’azienda di evolversi continuamente e di continuare ad adottare nuove soluzioni digitali.

Uno dei primi obiettivi della trasformazione digitale è quello di abbattere i silos interni per creare un’esperienza interna senza soluzione di continuità. Ogni area dell’azienda ha un ruolo da svolgere nella trasformazione digitale, e ognuna di esse ha un impatto sul cliente.
La trasformazione digitale non deve essere necessariamente travolgente. Non è elemento da spuntare da una lista, ma piuttosto una mentalità che diventa parte della cultura e dell’esperienza dell’organizzazione.

Quando un’azienda si avvicina a una trasformazione con questo in mente, crea una trasformazione molto più gestibile.

Affidarsi a un partner di valore ed esperienza, in particolar modo in periodi così particolari e complessi, aiuterà ad affrontare questo viaggio con più tranquillità e ti permetterà di evitare di investire tempo e denaro senza benefici per la tua azienda.

Var Prime e Var Group non si fermano e continueranno ad adottare lo smart working per sostenere il business di tante Imprese in tutta Italia.

Var Prime e Var Group non si fermano e continueranno a sostenere il business di tante Imprese in tutta Italia

Domenica 22 Marzo sono state emesse nuove e più restrittive misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19.

La sicurezza delle persone che lavorano con noi è sempre stato il nostro principale pensiero. Fin dal primo caso di positività al virus in Italia, abbiamo adottato in modo progressivo lo smart working, rispondendo velocemente e con gli strumenti giusti al diffondersi della pandemia, mantenendo inalterati i nostri servizi e la nostra attività.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri definisce quali attività sono essenziali per il Paese e, di conseguenza, non devono essere chiuse.

Var Prime e Var Group sono tra queste attività essenziali e potranno così continuare a sostenere il business di tante Imprese in tutta Italia, ispirate dal senso di responsabilità sociale e proteggendo la salute di tutte le oltre 2000 persone che lavorano in Var Group.

Fin dalla prima ora di questa drammatica emergenza abbiamo attivato tutte le misure per garantire continuità operativa e supporto tecnico ai nostri clienti nel rispetto delle normative sempre più stringenti per il contenimento della pandemia.

In linea con quanto fatto finora, continueremo a adottare lo smart working in tutta Italia e manterremo operativi i servizi essenziali.

È un momento complesso e doloroso, e siamo certi che solo proteggendo la salute delle persone e garantendo tutti il supporto che siamo in grado di dare alle imprese italiane, potremo lottare insieme e uscire da questa emergenza.

 

Nasce Flexible Working, la task force che riunisce Var Group, 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, insieme alle piattaforme Microsoft e Cisco, per aiutare le organizzazioni del Paese a far leva sullo Smart Working e proseguire le attività quotidiane, senza arrestare servizi e business

Flexible Working: l’iniziativa per supportare le aziende per affrontare nuove sfide

Le migliori risorse e competenze della filiera tech a fattor comune per far cogliere tutte le opportunità del lavoro flessibile e della collaborazione digitale alle realtà Italiane, aiutandole ad affrontare le sfide del momento e a continuare a crescere.

Milano, 10 Marzo 2020 – Flexible Working è il nome del progetto sviluppato da 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, Var Group , operatori del settore ICT italiani e leader internazionali con l’obiettivo di supportare le organizzazioni italiane che si trovano ad affrontare le nuove sfide legate alla necessità di non arrestare l’attività quotidiana, nonostante i vincoli imposti dall’emergenza sanitaria in corso.

Da oggi, in tutta Italia, le misure adottate per la prevenzione del Coronavirus richiedono alle aziende e alle istituzioni di sperimentare forme di comunicazione remota e lavoro flessibile, consentendo ai collaboratori interni ed esterni di continuare a essere produttivi, garantendo i livelli di servizio e la continuità di business, nell’interesse della sostenibilità socio-economica delle singole organizzazioni e dell’intero Sistema Paese.

Il progetto solidale riunisce alcune delle migliori aziende italiane nel settore dello smart working – 4ward, Durante, Far Networks, Lantech Longwave, Var Group – e alcune delle piattaforme globali – in primis Cisco e Microsoft – che hanno scelto di collaborare in questa fase per dare vita a una piattaforma informativa e di servizi, dove le organizzazioni del Paese possono trovare tutte le risorse utili – documentazione tecnica, metodologica e di utilizzo – per comprendere i vantaggi dello smart working e accedere a servizi d’installazione gratuiti messi a disposizione dall’ecosistema per adottare velocemente la migliore soluzione a seconda delle proprie esigenze.

Oltre alle aziende promotrici, l’iniziativa è già stata estesa all’ampio canale di partner Microsoft e Cisco e beneficerà del supporto e della consulenza di oltre 40 player radicati sul territorio.

L’obiettivo di Flexible Working

L’iniziativa si basa sulla volontà di mettere a disposizione le conoscenze qualificate e le capacità acquisite negli anni da parte dei player coinvolti, con l’obiettivo di aiutare le organizzazioni a far fronte agli effetti del Coronavirus sulla collaborazione e sul business, in particolare per le organizzazioni localizzate in zone con mobilità limitata o con collaboratori/partner in difficoltà per gli spostamenti.

Nonostante lo smart working sia un modello in crescita negli ultimi anni, utilizzato dal 58% delle grandi imprese e dal 12% delle PMI italiane ovvero 570.000 lavoratori (+20%, secondo le stime dell’Osservatorio Polimi), non tutte le aziende sono pronte ad adottare questa nuova modalità operativa e alcune di esse potrebbero avere la necessità di ricevere consigli e supporto per attivarlo. La piattaforma web Flexibleworking.it nasce proprio con l’obiettivo di fornire alle realtà meno preparate e avvezze al lavoro agile, informazioni e servizi, indicando i passi da compiere per sfruttarne subito i vantaggi ed essere libere di lavorare in modo nuovo.

Non solo, sono molteplici le realtà della PA e del settore Education che devono ancora muovere i primi passi verso modalità di lavoro e di insegnamento più smart e, soprattutto in questo momento in cui il mondo dell’Istruzione a tutti i livelli sta affrontando nuovo sfide e si rende necessario attuare rapidamente azioni di smart-schooling ed e-learning, l’ecosistema ICT italiano fa squadra per guidare questa transizione verso il digitale, grazie a innovative soluzioni di comunicazione e collaborazione a distanza.

Maggiori informazioni sulla piattaforma, sui partner coinvolti e sulle risorse e servizi gratuiti messi a disposizione delle aziende sono disponibili su www.flexibleworking.it

Leggi l’articolo di Corriere Comunicazioni

Leggi l’approfondimento di Microsoft

 

Per ulteriori informazioni:
Communication & Media Relations Var Group
Sara Lazzeretti
Mail: s.lazzeretti@vargroup.it
Mob. 3391705791

Ufficio stampa
Community Strategic Communications Advisers
var@communitygroup.it
Mob. 335.7357146

Il modello di lavoro tradizionale, alla scrivania, è oggi superato e si diffonde l’abit​udine a svolgere parte delle attività anche in luoghi diversi dall’​ufficio, attraverso l’uso di smartphone, tablet e notebook.
In questo scenario, si rende necessario un ripensamento degli strumenti di lavoro, oggi fruibili da remoto attraverso soluzioni in modalità as a service.

  • Quali vantaggi offrono i software in Cloud rispetto al tradizionale acquisto di licenze?
  • Quali sono i benefici in termini di costi e facilità evolutiva di lungo periodo?
  • Come la modalità di fruizione dei dati sempre e ovunque ne garantisce la sicurezza?

​Approfondiremo queste ed altre tematiche in live streaming con il contributo di Lorenzo Sala, CEO di NTT, Fiorella Crespi degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e Manuela Gianni, direttore di ICT4Executive. Durante la diretta, attraverso una live demo, mostreremo concretamente le funzionalità di queste soluzioni.

Il webinar si terrà il 12 maggio dalle ore 12.00 alle 13.00
La partecipazione è gratuita, previa registrazione​

Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa – email: webinar@ict4executive.it